La Vittima e il Carnefice. L’ambiziosa e la Tranquilla. L’intuitiva e la razionale. La saggia, metodica ed efficace e il Bastian-Contrario. Il Giocherellone e in Controllore. La Sorgente della comprensione e la Addolorata. La Bambina vispa e l’Adulta severa. L’Angoscia e il Desiderio. La “Scappa via!” e la “Ma dove pensi di andare!”. Il Devo e il Voglio. Il Bianco e il Nero. La Rosa, inguaribile romantica, e la Spina, che cinica guarda in faccia la realtà. Il Grande Capo, incisivo e focalizzato, e il Grande Amico, sensibile e creativo. Anastasia” e “Genoveffa”. “Cappuccetto Rosso” e “Donald Trump”.
Quando ci dibattiamo nell’indecisione per un cambiamento, sono innumerevoli le coppie di personaggi che spesso litigano dentro di noi.
Cambiare, quello che c’è o che manca, non piace al nostro cervello abitudinario. Trascinarci in una routine che riconosce, è per lui molto più naturale che interromperla o, ancora peggio, sostituirla con un’altra, anche a costo di costringerci in una situazione difficile da sopportare.
Una delle strategie preferite dal cervello per ostacolare il cambiamento è quella di mandarci in confusione con pensieri e discorsi mentali che si contrappongono e si contraddicono. Di solito, vince lui, e noi ne usciamo logorati dalla stanchezza e senza una decisione che ci sposti di una virgola dal punto di partenza.
Sono le voci dei personaggi che abbiamo dentro, quelli che nella vita ci hanno supportato e tenuto al sicuro. Ciascuno di loro ha, o ha avuto, un ruolo fondamentale nella nostra vita e nel nostro processo di crescita. Ruolo che è importante riconoscere e valorizzare
Quindi, se proprio vogliamo avere la meglio sul nostro ostico cervello, un primo auto-aiuto ci può venire dalla pratica delle liste contrapposte: due fogli, su cui dare spazio alle istanze di ognuno dei due personaggi che mettiamo in scena nelle nostre scaramucce mentali.
Come fare?
Immedesimiamoci alternativamente in ciascun personaggio e poi:
1. scriviamo sulla lista, per punti, tutto ciò che quella parte desidera per noi: le sue aspirazioni, le sue paure, i modi in cui, nel tempo, ci ha aiutate/i (al 100%, senza minimizzare);
2. diamo un valore da 1 a 9 a ciascun punto sulla lista, in termini di importanza che ha per quel personaggio a cui stiamo dando voce (al 100%, senza sconti).
3. confrontiamo tra loro le voci che su entrambe le liste hanno il punteggio più alto.
Alla fine, è possibile che ti ritrovi a confrontare posizioni che rappresentano valori contrastanti, anche molto distanti tra loro. La regina e l’imperatrice. Il re e l’imperatore. Entrambi hanno regnato nella tua vita e, in momenti diversi, ti hanno “salvata/o”. Ora tocca a te gestirne l’eredità.
Quindi:
Come puoi mettere in connessione tra loro posizioni così contrastanti?
In che modo puoi accogliere l’istanza di ciascun personaggio, rispettate il valore di cui si fa portatore, e trovare un punto di negoziazione?
Che cosa ti è funzionale dire o fare per consentire che entrambi i personaggi si sentano abbastanza al sicuro, da cedere una parte delle loro pretese nei tuoi confronti?
Ciascuna/o di noi troverà la sua personale risposta… Perché è proprio così che funziona il coaching: io faccio la domanda e tu.. trovi dentro di te la risposta più giusta per te, quella che ti consente di crearti il futuro che desideri!
Per concludere, la domanda più importante e con cui ti saluto è questa:
Che effetto ti fa sapere che ciascuna di quelle parti vuole solo il bene per te.. anche se è un po’ miope?
Buone cose,
Liana
PS: Grazie di cuore a tutte le persone che hanno ispirato questo articolo, accogliendomi nel mondo dei loro personaggi 🙂
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